L’esercito Italiano e le forze dell’ordine, coordinati dalle Prefetture di Napoli e Caserta, procedono con gli Action Day, controlli straordinari e una serie di ispezioni condotte tra il 21 e il 25 novembre nelle province di Napoli e Caserta.
I Comuni di Marcianise, Portico di Caserta, Recale e Macerata Campania con ordinanza della Questura di Caserta sono stati controllati il 23 novembre e dall’indagine si è giunti al sequestro di un’area di 400 mq adibita a deposito rifiuti presso Marcianise e Portico di Caserta, con una denuncia e ammende per 338.000 euro.
L’ordinanza della Questura di Napoli invece ha interessato in data 24 novembre i Comuni di Nola, San Vitagliano, Marigliano e Scisciano, dove sono state denunciate 8 persone fisiche, sequestrate 5 attività commerciali, confiscati 21 veicoli e rilasciate sanzioni per un ammontare di 460.000 euro.
I Comuni di Sant’ Anastasia e Nola, tra le date del 21 e 25 novembre sono stati controllati dalla polizia locale e dai carabinieri, mentre a Villa Literno i controlli sono stati fatti dai Carabinieri Forestali e a Castel Volturno dalla polizia municipale. Queste ispezioni hanno portato al sequestro di due attività commerciali e al rilascio di ammende per una cifra di quasi 700.000 euro.
Tutte le attività sono state condotte tramite gli aeromobili del raggruppamento aeronavale della guardia di finanza che hanno accompagnato gli interventi di controllo, riuscendo a sequestrare cinque aree e sanzionare per 460.000 euro
E anche l’impegno e le proteste dei cittadini continuano a farsi sentire, infatti lo scorso 12 novembre un migliaio di persone circa, tra cui tante famiglie con bambini e associazioni ambientaliste con striscioni e manifesti, hanno partecipato a Gricignano d’Aversa (Caserta) al corteo per dire “no” al Biodigestore, l’impianto di trattamento dei rifiuti umidi che la società Ambyenta Campania, controllata da Sersys Ambiente (azienda di Rivoli specializzata nell’offerta di servizi ambientali), vorrebbe realizzare nell’area industriale del comune dell’agroaversano.
Gricignano d’Aversa e i Comuni limitrofi fanno parte dell’area detta “Terra dei Fuochi”un fascia di territorio compreso tra le province di Caserta e Napoli fortemente compromessa dal punto di vista ambientale.
Le mobilitazioni e i cortei sono continui, i cittadini protestano contro la puzza proveniente da impianti già esistenti e si oppongono fortemente alla realizzazione di un nuovo impianto in grado di trattare 110mila tonnellate di rifiuti umidi, in una zona dove ne esistono già altri.